domenica 13 settembre 2015

dalla mia cucina toscana: marmellata di more

Ieri l'altro ho raccolto le ultime more della stagione, sui rovi ancora si trovano more immature ma dopo il temporale di oggi non credo che andranno a maturazione.




Se la marmellata di more è una delle migliori è anche una che chiede molta pazienza.

Non mi piace trovare nella marmellata i semi delle delle more e due anni fa avendo rotto un vecchio passaverdura che non lasciava passare neanche un seme ho dovuto cercare a lungo per trovarne uno simile.

Per fare la marmellata di more dopo aver cotto i frutti aggiungendo un bicchiere d'acqua li passo.

Ad ogni chilogrammo di polpa aggiungo 500 g. di zucchero.

Metto la passata di more con lo zucchero in un recipiente largo per favorirne l'evaporazione, mischiando ogni tanto con il mestolo di legno e quando mi sembra aver raggiunto la giusta densità, con un cucchiaio ne prelevo un poco e ne verso alcune gocce sul tavolo di marmo, se vedo che si rapprende in fretta, sempre mantenendola in ebollizione, con un apposito mestolo riempio i vasetti in vetro, vasetti con i rispettivi coperchi precedentemente immersi in acqua bollente.

Una volta riempiti i vasetti con la marmellata di more non li tocco più finché non son freddi.

Li conservo in luogo fresco e buio.

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