lunedì 12 agosto 2013

i miei racconti: S. Anna di Stazzema



Oggi 12 agosto è un giorno in cui bisogna ricordare e tramandare ciò che accadde di terribile nel paese di S. Anna di Stazzema perché non venga dimenticato. ( chi non conosce l'accaduto può cercare in internet ). Ma sono convinta che l'uomo non cambia continuerà sempre a commettere crimini tremendi.
Diceva mio padre che in guerra la maggior parte degli uomini divengono peggio delle bestie.
Dentro ogni tragedia ci sono tante storie personali.
Mia suocera con i suoi familiari scampò alla strage per puro caso. Allora era una giovane sposa con il marito in guerra e con il suo primo figlio , allora piccolo, una sorellina di circa tredici anni ed i suoi suoceri stavano spostandosi da un paese all'altro. In quei giorni si trovavano a Farnocchia quando cominciò a girare la voce che il paese non era più sicuro e si consigliava alla gente di recarsi a  S. Anna. Così anche loro s'incamminarono.   Erano stanchi e cominciava a farsi buio quando nel bosco che stavano attraversando videro una casupola, nell'interno c'era legna e un cumolo di foglie
secche, così si fermarono lì per passarvi la notte ed al mattino proseguire per S. Anna .
Ma al mattino quando erano pronti a riprendere il cammino, dal paese che era poco distante giungevano  gli spari e il suocero che aveva combattuto nella prima guerra mondiale fu il primo a capire che qualcosa di terribile stava accadendo e fece chiudere tutti all'interno della casupola nel bosco da cui uscirono dopo molte ore. E solo quando giunsero nei paesi che stavano giù in basso , un po' da uno un po' dall' altro' appresero le prime notizie dell' accaduto.

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