lunedì 21 ottobre 2013

un sogno ricorrente


Una volta lasciato il paese c'è una strada in salita che attraverso le cave di marmo abbandonate conduce verso la selva. Un sentiero in salita attraversa i boschi di castagno e li c'è uno spazio pianeggiante con alti alberi i cui fusti sembrano colonne, solo sprazzi di sole giungono a terra ,filtrati dai rami. Le pietre del sentiero sono levigate dai tanti passi del passato ma ora che quasi nessuno lo percorre i muschi le ricoprono e nonostante l'arsura estiva basta un po' di pioggia e divengono simili a verde velluto. Dal paese nessun suono vi giunge se non quello della campana. Li c'è solo il canto degli uccelli e tanta pace. Se la mia anima vivesse in un luogo, quella sarebbe la sua casa.
Eppure spesso faccio un sogno sempre uguale: mi sembra di arrivare in quel luogo e vedo case abbandonate, in pietra e diroccate, le tante pietre cadute si trovano in cumuli sul terreno, sembrano quelle abitazioni abbandonate da tanto tempo ,non ci sono più porte ne finestre. So. che devo passare tra quelle case ma li c'è qualcosa che mi terrorizza, forse la stessa causa per cui quel luogo un tempo  è stato abbandonato dagli abitanti. Ma non riesco mai ad inoltrarmi tra le case perché il terrore mi sveglia. Mi ritrovo nel letto coperta di sudore e con il cuore impazzito che sembra un uccello che sbatte forte le ali contro una gabbia.
E strano perché li non ci sono ne costruzioni ne cumuli di pietre.

Nessun commento:

Posta un commento