giovedì 6 marzo 2014

i miei racconti: cavatori



 La fretta del tempo tante cose ha portato via; nei nostri paesi più non si vedono cavatori.

 Passavano al mattino presto, con il passo reso pesante dagli sgroi con le suole di legno chiodate per farle durare  più a lungo.

 Passavano sotto le finestre al mattino presto con vecchie giubbe e il tascapane a tracolla con un po' di pane e lardo o qualche ciaccio preparato la sera prima.
Avevano il viso scurito dal sole , braccia e spalle forti, la loro palestra era fatta di marmo e pesanti mazze.


sgroi =scarponi in cuoio con suole di legno chiodate

ciacci = una specie di cialde fatte con farina di castagne ed acqua, cotte tra due testi di ferro sopra il fuoco del camino

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