- Gli altri giocavano ed io immobile sul muretto di pietra, silenzioso e solo più che mai, stavo a guardare. Guardavo gli altri bimbi che giocavano a nascondino, ero lento, ero grosso,ero timido, non sapevo correre, non volevo, non mi volevano far giocare.
Ma ecco la musica, riuscivo a sentirla, era la Giulia che affacciata alla finestra con il battipanni batteva le coltri, era l'abbaiar di un cane in fondo al paese e l'altro che dalla collina gli rispondeva, era il frinire delle cicale ed era una voce stonata di mamma che cantava una ninna nanna con tanto amore. Ed io non ero più solo.
da un diario ritrovato
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