Anche nel medio evo si faceva satira, addirittura i re tenevano a corte i giullari che prendevano in giro tutta la corte, re compreso, erano ben accetti e quando erano intelligenti più del padrone riuscivano a renderlo ridicolo che questi rideva senza comprendere che si parla va della sua persona.
Ma chi non accetta la libertà altrui non vuole la satira.
A me non piace la satira quando è offensiva e volgare, però questo è un mio pensiero.
M'hanno raccontato degli anziani che durante l'epoca fascista, un personaggio che prendeva apertamente in giro il fascismo, ogni tanto l'arrestavano ed ecco che tutti i cavatori di Carrara entravano in sciopero.
Un giorno prese un carretto, lo caricò con un grosso fascio di canne e regalando a i bimbi delle caramelle,mentre lui aggirandosi per le strade tirando il carretto, gli faceva buttar via le canne una ad una.
E mentre i bimbi buttavano via le canne lui diceva ad alta voce per farsi sentir bene dalle persone che ridevano:
" Occhio ragazzi, state attenti Perché il fascio comincia a sfasciarsi".
Nella montagna, sopra Seravezza, avevano scritto, sopra una roccia a grandi lettere: Viva il duce.
Sapete cosa fece costui? Di cui non ricordo il nome.
Con un po' di filo fece una funiculare a cui appese un asino di cartone e lo faceva andare avanti ed indietro verso la scritta, dicendo alle persone che gli stavano attorno incuriosite:
" guardate, guardate, lassù c'è un miccio (asino) che vola...
Viva i giullari, pur che non abbiano "padroni" di nessun tipo, giullari che siano LIBERI PENSATORI
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