venerdì 13 maggio 2016
i miei racconti: una donna risoluta
Spesso camminando a piedi incontro persone che hanno voglia di raccontare ed a me piace ascoltarle.
L'altro ieri passando davanti ad una villetta , stava uscendo una signora anziana con la badante ed abbiamo fatto un bel tratto di strada assieme.
Era una donna sulla sedia a rotelle, anziana ma lucida e con una buona memoria.
Dopo avermi chiesto dove abito ho appreso che da giovane abitava in un paese poco distante dal mio e che abbiamo conosciuto entrambi molte persone.
Mi parlò di una donna che abitava qui in paese ed io ho conosciuta quando era già in la con gli anni, era donna risoluta e di poche parole perciò la riconobbi bene in ciò che l'anziana mi raccontò.
Erano gli anni sessanta in cui dopo aver collegato i nostri paesi alla pianura con strada asfaltata iniziò il servizio degli autobus ed alcune donne l'estate andavano a Forte dei Marmi a lavorare.
Iniziò ad andarci pure la mia paesana ma al terzo giorno il proprietario dell'albergo le disse:
"Io non tollero ritardi!"
"Non è colpa mia, l'autobus non è mai puntuale, però se arrivo un quarto d'ora dopo posso fermarmi a lavorare anche una mezz'ora in più"
"queste cose a me non interessano, qui si entra puntuali!"
Allora la donna per nulla intimorita, si portò le mani ai fianchi e passando dal lei al tu...
" vammi a piglià i mi' soldi dell'ore che ho lavorato perché io sotto la dittatura ci sono stata assai e non ci voglio tornare più"
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