mercoledì 18 ottobre 2017
con le sole parole
Ho fatto una lunga camminata tra le selve di castagni , naturalmente percorrendo sentieri..vorrei farvi vedere dove sono andata ma non ho più la mia piccola macchina fotografica...non funziona più ....e chi vuoi che l'aggiusti...
Quindi proverò con le parole
Entrando nel sentiero all'inizio non mi sembrava così caldo, poi ho dovuto rimanere a mezze maniche...mica è normale questa temperatura, e neppure questa siccità.
Passando li vicino vedo pure la piccola sorgente prosciugata.
I sentieri sono pieni di piccoli ricci che nemmeno si sono schiusi e se provo ad aprirli ci sono castagne che non si sono formate qui le chiamano "guscioni" perché c'è solo la buccia vuota.
Portando con me il mio sacchetto di tela quando trovo qualche castagna decente la raccolgo.
Non c'è anima vivente e penso che molto probabilmente una volta, in questo periodo, ci sarebbero state famiglie intere a raccoglier castagne...erano il cibo principale delle nostre montagne assieme a patate e granturco.
In quel tempo se mi avessero visto girovagare così senza una meta precisa chi sa cosa avrebbero pensato....
Una castagna qui, una castagna la il sacchetto è quasi pieno e comincia a pesare....colpa mia che dovrei raccoglierle solo quando torno indietro.
Preferisco camminare in questi boschi quando il terreno è umido perchè c'è un buon profumo di muschi e terra bagnata.....è allora che il bosco rivela i suoi aromi più segreti.
Mi fermo e mi siedo sopra un vecchio tronco caduto....ascolto le voci che mi porta il silenzio....vengono dal passato...un passato che non ho conosciuto....c'è una nonna che si finge arrabbiata perché mentre è china e raccoglie castane mettendole nel grimbiale un piccolo cerca di salirle sulla schiena....e più lontano risa di ragazze....e distanti due ragazzotti che le guardano caricandosi un sacco di castage sulle spalle......
Improvvisamente mi viene in mente un'idea o meglio un desiderio.....vorrei saper suonare una piccola armonica a bocca...si per suonare mentre percorro questi sentieri
Riprendo a camminare portandomi dietro questo desiderio.
Ed ecco che vedo in lontananza il monte Corchia con le sue bianche ferite e il monte Pania che s'innalza in un cielo azzurro e limpido...
Sono arrivata più lontano di quanto avevo previsto...gia vedo il paese di Basati...meglio che torno indietro....ci vuol tempo per tornare all'orto.
E ti pareva!...passando sotto il caco ne ho visto uno maturo bello liscio...lo afferro e...ecco una pinzata in un dito....dal l'altro lato del frutto c'èra un calabrone che se lo stava mangiando.
Dovrei metterci un po' di ghiacco altrimenti mi viene un dito come uno zucchino...il ghiaccio non c'è provo a usare subito la bocca come tira veleno....
Mi pareva strano che quest'anno non mi avessero ancora punto!
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