Questi giorni devo scendere a valle e procurarmi un po’ di
zucchero per fare la marmellata di marasche che iniziano a maturare. Se come frutto preferisco senza dubbio le ciliegie per fare
la marmellata preferisco usare le marasche.
Le prendo quando non hanno raggiunto il massimo della maturazione perché in questo modo è più facile liberarle dai noccioli; tengo il manico del frutto con due dita e con l’altra mano tiro il frutto facendo un po’ di pressione così il nocciolo rimane attaccato al gambo. Mi dispiace però perché posso fare un po’ di marmellata e sciroppo ma di marasche ce ne sono tantissime e non so cosa farne se non lasciarle agli uccelli.
Le prendo quando non hanno raggiunto il massimo della maturazione perché in questo modo è più facile liberarle dai noccioli; tengo il manico del frutto con due dita e con l’altra mano tiro il frutto facendo un po’ di pressione così il nocciolo rimane attaccato al gambo. Mi dispiace però perché posso fare un po’ di marmellata e sciroppo ma di marasche ce ne sono tantissime e non so cosa farne se non lasciarle agli uccelli.
La marmellata di marasche è veramente buona, non so se
dipende dall’acidità del frutto ma una volta che si fredda viene bella dura e
con tanti piccoli frutti all’interno, quasi interi, che nel gusto sono simili
alle amarene. Oltre ad usarla come tutte le altre marmellate la trovo buona se
ne mettiamo un poco nello yogurt bianco e non zuccherato oppure sul pane fresco
prima spalmato con uno strato di ricotta.
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