sabato 3 maggio 2014

i miei racconti: il vecchio e la bimba 2 parte




" Perché un giorno m'ha raccontato una storia ed ora non lo farà mai più ".
All'ora l'uomo si ricordò: era una giornata calda ed umida, un suo contadino era morto e lui andò in visita alla famiglia.
Lasciando la strada ed entrando nella piccola stanza per un poco ebbe la sensazione d'entrare in un luogo fresco ,ma era un illusione dovuta all'oscurità dell'ambiente.
Al centro della stanza faceva spicco il candore di un letto su cui stava disteso un uomo con il vestito scuro; probabilmente lo stesso abito con cui s'era sposato. Lungo la parete stavano donne sedute sulle sedie che s'erano portate da casa, e recitavano il rosario.
Quel vecchio guardò verso una porta socchiusa che dava sulla cucina dove una bimba stava seduta ed i suoi piedi nudi non arrivavano a toccare il pavimento.
Era sola e piccola ma sul volto aveva la seriosità di  un adulto; l'uomo le si avvicinò mentre la bimba rimaneva immobile guardandolo  con occhi severi, allora lui si sedette in basso, davanti a lei, sul soglio del focolare e non sapendo quali parole dire ad una creatura così piccola, iniziò a raccontarle una storia e la condusse in paesi incantati.

Due giorni dopo quella farsa di funerale il vecchio andò a cercare la bimba e la madre e le condusse con lui a vivere nella grande casa, in quella casa dove mai sarebbe potuta entrare se non come serva, mentre ora ne era divenuta la cosa  più preziosa.
Alla sera, seduti nel grande salone, nell'incanto di quegli occhi dove tutto poteva avverarsi, quel vecchio  diveniva servo bastonato, fanciullo e capitano di velieri mai visti, capace di ridere e piangere.
Quando la bimba, impaurita da certe storie, afferrava la sua  grande e rugosa mano e poi rassicurata prendeva ad accarezzarla con mano leggera come l'ala d'un passero era come se gliela posasse sul cuore guarendolo d'antichi mali.



prima parte
http://raccontareunpaese.blogspot.it/2014/05/i-miei-raccontiil-vecchio-e-la-bimba.html

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