venerdì 16 dicembre 2016

I miei racconti: la saponetta


La Saponetta

In paese quel mattino erano rimaste poche persone....
Gli uomini stavano gia lavorando nelle cave di marmo o nei boschi e qualche donna era rimasta con i bimbi piccolini oppure perché ancora doveva sbrigare qualche faccenda...
Era una giornata già calda fin dalle prime ore del mattino...qualcuno cantava nella casa con le finestre spalancate....veramente quasi tutte le case avevano le finestre aperte e pure le porte non venivano mai chiuse a chiave....ladri non ce n'erano...e se fossero entrati non avrebbero trovato nulla da prendere.

La donna che cantava accostò la porta e usci tenendo per la mano una bimba con le treccine ed ecco che inizia gridare:

"Brutto rospo malidetto, figliola d'un cane, razzaccia malidetta..." il resto meglio tacerlo..

E siccome in un piccolo paese poche, azi quasi nessuna cosa è un fatto privato e meno che mai le liti....
Chi stava in casa s'affacciò alle finestre o ai muretti...per capire bene così avrebbero riferito a chi non era presente....insomma una specie di facebbok all'antica.

Qualcuno dal secondo piano della casa più vicina dove stava passando la donna con la bimba urlava:

" Che hai da urlà...mi pai matta...matta come tu' ma e la tu nonna"

"sei un rospo velenoso hai bagno anco questa creatura...prega che un s'ammli senno' ti cionco a pezzi. L'hai a smette di tirà sempre l'acqua del catino duve ti sei lava nela via, votila nela tu' piazza"

"Se l'aqua t'ha bagno almeno ti sei improfumata, che ti credi io mi lavo cola saponetta.....mia con il sapone"

è si perché la saponetta  veniva tenuta assieme all'asciugamano "bono" per far lavare le mani al medico quando veniva a visitare un ammalato.

Per il resto c'erano i pezzi di sapone con cui si lavavano i panni , le persone e i piatti.


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