La Luna sembrava appesa ai rami spogli del grande noce
la Giulia se ne stava sotto le coperte e come spesso le accadeva, in quelle notti che la luna illuminava la stanza, tardava a prender sonno.
Si passò una mano sulla pancia che nonostante gli anni e i due figli ormai grandi, era ancora in forma.
Pensava con gratitudine al suo corpo che ancora era sano, forte e poteva muoversi bene senza acciacchi
Quel corpo che in gioventù odiava e aveva cercato di distruggere,
Pensava alle due amiche, quando eran giovani e snelle che facevan figura anche vestendo uno straccetto e belle lo erano anche con il passar degli anni
Non non le invidiava gli voleva un gran bene...
Avrebbe voluto anche lei quella magrezza...quella fragilità
Troppo grande e muscoloso era il suo corpo l'unica cosa che gli piaceva era il suo seno
E poi...e poi era arrivata quella bestiaccia di male ed in pochi mesi s'era prese tutte e due le sue amiche.
In seguito tanti pensieri ed anche paura affollarono la sua testa
Ci volle tempo ma niziò a vedere tante cose in modo diverso....a far pulizia spazzando dalla sua vita tutto quello che era inutile.
A star bene da sola...a rovistare nel passato senza paura....accettare anche i suoi errori.
Saliva fin lassù dove le rocce ripetono il grido del falco e mentre la fatiga si aggrappava ai suoi passi il suo animo si quietava.
E fece pace con quel corpo che non l'aveva mai tradita nonostante tutto...
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