mercoledì 31 ottobre 2018

I miei racconti: Contimi una fola

                                           
                                                       Contimi una fola


Mamma ho freddo

Entra nel mi' letto

Mi conti una fola...

Sono stanca dormi ch'è tardi

Contimi una fola

Ormai sei grande e a le fole un ci credi più dormi

Se un mi conti una fola un mi risce dormi'

Sai... unvece che 'na fola ti conto una storia vera...

Erimo rientri dallo sfollamento e la gente un avea più nulla da mangià...qel che un aveino preso i nemici se l'erino preso gli amici.

Un giorno seppi che tre donne scendeino a valle a vede' se dai contadini poteino ave' qualcosa da mangia'...

C'era miseria nera ma non si chiedeva elemosine...si cercava di barattare quel che si avea così una donna portava con se du' paia di calzerotti di lana di pecora, una portava un paio di zoccoli che il su marito avea fatto con il legno di pioppo e la terza avea un pezzo di ruvida canapa lavorata al telare.

Un voleino portammi con loro perché il viaggio era lungo e io ero piccola ma tanto insistetti che mi dissino di si...anche perchè ero avvezza a camina'...io un portavo nulla, solo la mia curiosità e quel logorio della fame che un mi lasciava mai.

Durante la discesa, lungo la mulattiera nel bosco saltellavo come un capretto impaziente.

Si camminò tutta la mattina e giù c'erano tanti campi e pure dei soldati.

Arrivommo a una casa di contadini e dopo aver risposto alle solite domande....come vi chiamate, da dove venite e così via...

Ci fenno entrà in casa  e visto che era quasi ora di mangià ci feno fermà con loro,
erino un tanti che cominciaino a entrà in quella cucina... vecchi e ragazze...mancaino i tre giovanotti, dissero che stavino a combatte su in montagna

Un mi scorderò mai quella scodella di tagliarini con i fagioli e un pezzo di frittata alta du' diti che mangiai.

Dettero alle donne della farina di grano e pure a me ne dettero e dalla contentezza mi misi a piangere.....Quant'era che un piangeo!...Aveo smisso di piange forse per gli spaventi della guerra...forse per la tanta tribolazione...

Loro la misero nella sacchetta di tela che aveino portato....a me la misero nel fazzoletto che portavo in capo per ripararmi dal freddo...e un c'erino mia le borse di plastica!

Dopo che ci fummo riposate  pasciute ed aver ringraziato c'inviommo verso casa che la via da fa' era lunga

Per risparmiare un po' di tempo come ci avevano consigliato si fe' un'altra via

Arrivommo duve c'èra un fosso pieno d'acqua e per attraversallo c'era da passa' sopra delle tavole di legno

Qundo sentitti quei tavoloni che si muovevano ebbi paura e il mi' fagottello di farina finitte nell'acqua...

Pensando di recuperarlo scesi in acqua anch'io

Le donne mi chiamavano...io piangevo e due soldati vennero sull'argine...mi allungavino una mano...ma io mi allontanavo

quei due mi facevano capire che non dovevo aver paura...

Io un aveo paura ne di loro ne  del torrentello ero disperata perché vedevo l'acqua farsi bianchiccia e scorrere via assieme alla mia farina.

Quando fui sull'argine le donne che erano con me mi fecero andare tra delle canne e quando mi fui spogliata dei cenci zuppi d'acqua mi avvolsero con i loro pesanti e grossi grembiuli perchè un pigliassi freddo...

La via verso casa mi sembrava che un finisse mai....e quando da lontano vidi le case del paese mi prese tanto sconforto pensando al mio "tesoro" perduto

La mi' mamma fe' entà un casa quelle donne che m'aveino porto con se

La più vecchia di loro prese una scodella che stava sull'acquaio di marmo....la posò sul tavolino e ci mise un poco della sua farina e così, senza dire una parola fecero le altre

Erino altri tempi...




questa mattina...


                   Sono bastati due giorni di pioggia dopo tanta siccità e questa mattina

                                       nell'oliveto stanno sbocciando funghi






martedì 30 ottobre 2018

dalla mia cucina toscana: dolce e salato


E con questi per oggi ho finito



dal mio orto: sorbo


Quando comperai questa pianta di sorbo mi dissero che era una pianta a lenta crescita....

non lo è...avrà un'altezza di circa nove metri....

l?unica lentezza è stata quella di produrre fiori e frutti....ha fruttificato dopo 8-9 anni



lunedì 29 ottobre 2018

caco come un salice

Questa pianta di caco carica di frutti era molto alta ma a causa del forte vento e pioggia i rami resi pesanti dai frutti si sono piegati quasi tutti 



dalla mia cucina...


farina di granturco appena macinata...in un vecchio mulino

naturalmente granturco che ho coltivato quest'anno nel mio orto come natura vuole





Qualche anno fa mi regalarono  queste 2 pannocchie di granturco...






le seminai a fine aprile...e ne vennero fuori 26 k. di farina

forse ne sarebbe venuta di più ma diradai le piante eliminandone circa la metà


e fino a quando potrò continuerò a seminarlo



giovedì 25 ottobre 2018

buon giorno





camminare in Versilia: verso il monte forato (3 foto


il monte forato visto da Cardoso









avvicinandosi il foro della montagna, che si vede da lontano, è assai grande ha una larghezza di 32 metri e un'altezza di 26

Una volta non sapendo spiegare il perché di quel foro...nascevano diverse leggende

Forse la più conosciuta è quella di S. Pellegrino e il diavolo

Si racconta che sull'altro versante (Garfagnana) c'era un pellegrino che viveva in un albero cavo....uomo che viveva di poco sempre dedito alla preghiera e a far penitenza.

Il diavolo dopo averlo tentato e cercato di spaventarlo inutilmente un giorno mentre il pellegrino pregava lo scaraventò a terra violentemente, il sant'uomo questa volta reagì e con uno schiaffo lo fece passare attraverso il monte....si dice che andò a finire in mare...il mare della Versilia



martedì 23 ottobre 2018

levatacce....


Quante levatacce mi fanno fare i miei fiori...

ero pronta per infilarmi nel letto ed ecco che si leva il vento...

mi avvolgo in un pleid ed esco portando alcune delle mie piante in casa
.... questo mi capita spesso...anche in piena notte


e lasciatemi brindare....




Un bicchiere di  vino fragolino per brindare
 stasera a un'amicizia che sembrava sincera....ma era "fragolina" come il vino della mi'cantina



( fragolino (vino) - fragolina (uva) in dialetto significa anche cosa di poco conto)

raccolta delle olive

da ieri s'è iniziata la raccolta



sabato 20 ottobre 2018

le mie ricette: torta cioccolato e pere


Ho una vecchia varietà di pere, grosse ma difficili a maturare che però sono buone se cotte

è con queste pere che ho fatto un dolce

un dolce che a tavola hanno gradito e fatto fuori in poco tempo 

Torta di pere al cioccolato



Si prendono delle pere belle sode e si dopo averle tagliate si tuffano in acqua bollente facendole

 cuocere 2-3 minuti e poi si scolano ( essendo le mie senza alcun trattamento lascio la buccia)

Quando sono fredde si mettono in teglia con carta forno e sopra si spargono 2 cucchiai di zucchero




Poi si ricoprono le pere con un impasto così fatto:

Sbattiamo 5 uova con 300 g, di zucchero aggiungiamo, sempre mischiando,

200 g, olio di arachidi, 200 g. latte, aroma o buccia grattugiata d'arancia

e in ultimo 350 g farina mischiata in precedenza con 50 g. cacao amaro e una bustina di lievito per dolci.

Si cuoce in forno a 180 gradi per circa 50 minuti

Quando è tiepida si toglie dalla teglia e si rovescia sopra un vassoio




                   Con queste dosi viene grossa ma si può fare con metà ingredienti

Alpi Apuane: Monte Pania e Procinto





monte Pania








Procinto


giovedì 18 ottobre 2018

pensando a Natale


Questo bene o male è finito..,,


una "festa" che non mi piace




                                       Non mi piace vedere le ricette per Haloween

                                            e nemmeno tutto ciò che riguarda questo giorno....

                                                              ... mascherate comprese

una bella camminata.....(12 foto


                   Son partita all'alba per andare al mulino.....ormai qui i mulini hanno chiuso....



















dopo esser scesa a valle in auto son dovuta salire verso altri monti e arrivata a Pruno già c'era il sole e dopo aver lasciato l'auto in paese si va a piedi


si arriva tra le cave del Cardoso e si continua nel bosco...









intanto il granturco inizia a pesare un po' più che alla partenza




finalmente siamo al ponticello






e comincio a scendere lungo il torrente







                                              ed eccomi davanti alla porta del mulino









martedì 16 ottobre 2018