olio nuovo e pane con patate cotto nel forno a legna
martedì 31 dicembre 2013
l'ultimo dell'anno
il primo, l'ultimo dell'anno, non ho mai capito il senso di festeggiarli . Non è per me altro che il susseguirsi dei giorni. Con la fine ed il principio è come se volessimo appropriarci del tempo, ma il tempo non ci appartiene, ed a fare diversi i nostri giorni è solo ciò che ci portiamo dentro.
Comunque è bene che qualcuno, festeggiando sia felice.
e auguro a tutti che i giorni a venire siano migliori di quelli passati
Comunque è bene che qualcuno, festeggiando sia felice.
e auguro a tutti che i giorni a venire siano migliori di quelli passati
lunedì 30 dicembre 2013
le mie ricette:Condimento veloce per pasta
Per Natale qualcuno, con mio piacere m'ha regalato circa 20 kg di pasta tutta in confezioni da mezzo kg., è una pasta di ottima qualità ( non dico la marca perché non voglio fare pubblicità gratuita ).
Ci sono confezioni di pasta integrale ed altre lavorata con trafile di bronzo, metodo che lasciando la pasta un po' ruvida le consente di trattenere meglio i condimenti.
Devo dire che per il mio consumo è tanta roba, così quando chi me l'ha regalata, verrà a pranzo da me dovrà mangiarne un po'.
già oggi ho iniziato a cucinare le mezze penne ricevute in regalo.
Ci sono confezioni di pasta integrale ed altre lavorata con trafile di bronzo, metodo che lasciando la pasta un po' ruvida le consente di trattenere meglio i condimenti.
Devo dire che per il mio consumo è tanta roba, così quando chi me l'ha regalata, verrà a pranzo da me dovrà mangiarne un po'.
già oggi ho iniziato a cucinare le mezze penne ricevute in regalo.
Condimento per pasta con pochi grassi
ho snocciolato e tagliato un po' delle mie olive in salamoia, tonno sott'olio e capperi, poi li ho messi in una pentola con bordi bassi dove avevo scaldato nell'olio uno spiccio d'aglio e un peperoncino tritati fini, vi ho aggiunto un poco di polpa di pomodoroed un cucchiaino d'origano senza aggiungere sale perché già erano salate le olive.
Sono bastati pochi minuti di cottura e appena cotta la pasta l'ho mischiata al sugo.
è un condimento saporito e si prepara velocemente,basta il tempo che ci vuole per cuocere la pasta.
domenica 29 dicembre 2013
marginette
questa è una marginetta che si trova in una stradina di Pozzi, purtroppo come si vede dalla foto è malmessa.
sabato 28 dicembre 2013
vestito e gilet per la piccola Maria
ho appena terminato la confezione di un vestito con gilet per la piccola Maria. L'ho confezionato usando il cartamodello trovato in una rivista.
pappa con il pomodoro a Parigi
C'era anni fa a Seravezza una donna che aveva passato i cent' anni il cui figlio era divenuto persona importante e per lavoro era sempre in giro per il mondo. Negli anni non era mai riuscito a portare con se la madre che si rifiutava di viaggiare. Solo una volta quando la donna aveva passato la novantina riuscì a portarla a Parigi e cenando in uno dei più famosi ristoranti a cena con ostinazione, rifiutando ogni altro cibo, volle gli fosse preparata la pappa con il pomodoro, come mangiava ogni sera a casa sua. Quindi si presentò un problema non indifferente, perché nessuno nel famoso ristorante sapeva cosa fosse tale piatto. La cosa fu risolta chiamando in sala il cuoco e con il figlio che faceva da interprete la donna gli spiegò come fare la pappa con il pomodoro. Al termine della cena il maestro di sala chiese alla novantenne se avesse gradito il piatto e lei rispose: " Insomma......Ma quella che mi prepara la mi' Nera è più bona!". La " Nera" così soprannominata per i capelli neri e la carnagione scura, era la donna che gli faceva le pulizie e le cucinava.
l'ascensore
l'ascensore del mio gatto per le fughe mattutine, si serve del palo per uscire dalle finestre della camera
venerdì 27 dicembre 2013
5 ottobre ( diario A. )
Senza che Tu m'abbia cercato.
Senza che io t'abbia cercato un giorno ci troveremo lassù.
Se non per questo, per cos'altro, quando il buio della notte svapora, il freddo dell'alba mi risucchia lassù?
E cos'altro mi fa attraversare la selva dove ancora le foglie gocciolano l'umidità della notte ed io attraverso canali di pietra e tronchi divelti coperti dai muschi per raggiungere quelle rocce dove l'eco ripete il grido del falco-
Quelle rocce che si levano nude contro il celo ed ancor fredde della notte cominciano a sorbire il sole mentre sui colli che chiudono la valle e le nubi s'orlano d'oro e nell'aria si leva odor di resina e mirto.
Senza che io t'abbia cercato un giorno ci troveremo lassù.
Se non per questo, per cos'altro, quando il buio della notte svapora, il freddo dell'alba mi risucchia lassù?
E cos'altro mi fa attraversare la selva dove ancora le foglie gocciolano l'umidità della notte ed io attraverso canali di pietra e tronchi divelti coperti dai muschi per raggiungere quelle rocce dove l'eco ripete il grido del falco-
Quelle rocce che si levano nude contro il celo ed ancor fredde della notte cominciano a sorbire il sole mentre sui colli che chiudono la valle e le nubi s'orlano d'oro e nell'aria si leva odor di resina e mirto.
giovedì 26 dicembre 2013
a proposito di " ponci "
C'erano due amici che nei pressi di Camaiore la vigilia di Natale s'erano messi a visitare tutti i bar della zona e ogni bar un "ponce" o due a testa e dopo aver girovagato tutta la notte diretti verso casa...
Uno dei due si ferma di botto e fa: "e, no! E questo non è il campanile di Camaiore, è troppo storto!.."
Erano finiti col ritrovarsi a Pisa davanti alla Torre pendente.
vigilia di Natale e punch al mandarino
Nelle mie zone la sera del 24 dicembre la vecchia tradizione voleva che a cena si mangiassero cavoli neri, fagioli bianchi e cotechino, poi con i cavoli e fagioli avanzati si faceva una zuppa da mangiare il giorno del ventisei per tenersi leggeri dopo le mangiate di Natale.
Dopo il pranzo della vigilia nelle case si facevano i " ponci " con rum o con liquore al mandarino e si attendeva l'ora per andare alla messa di mezzanotte.
C'erano in paese due donne già in la con gli anni, erano vicine di casa e vivevano da sole, quasi sempre quando c'era una festività stavano assieme.
Quando nei paesi c'erano i piccoli negozi, ai clienti per Natale regalavano una bottiglia di liquore per fare i " ponci ".
Così le due vicine, la sera del ventiquattro dopo cena avendo una bottiglia di rum e una di mandarino, sedute davanti al camino iniziarono a bere "ponci" belli caldi, ogni tanto guardavano l'ora per andare a messa.
Aspettando e bevendo s'erano addormentate, udendo suonare le campane una si sveglia e tira l'altra per un braccio ma subito si rendono conto che era pieno giorno e non solo era passata l'ora della messa di mezzanotte ma era il mattino del ventisei dicembre.
mercoledì 25 dicembre 2013
martedì 24 dicembre 2013
nei giorni oscuri
Quando il nostro cammino si fa difficile ed oscuro ci sia sempre un po' d'amore ad illuminarne il sentiero.
Gabriella
i miei racconti: un presepe diverso
Folate di vento rabbioso s'infilavano nelle strade del paese e le foglie dei castagni ,spinte dal vento graffiavano i vetri delle finestre.
Dalla piccola finestrella piovevano le ultime gocce di sole sulla melma, dove i maiali grufolavano nei propri escrementi.
I passeri s'erano zittiti ed avevano cercato riparo tra i rami della grande quercia dove le foglie secche resistevano ben aggrappate a protezione delle nuove gemme.
Fuori faceva freddo mentre nel porcile l'aria calda e l'umidità facevano trasudare il muro di pietra a cui Maria, seduta nell'angolo sulla paglia pulita, appoggiava la schiena e il suo sudore si mischiava a quello delle pietre.
La sua mente vagava, quasi arresa al sonno.
" è uscito da me il male che m'ha tormentato per mesi......Presto, prima che venga qualcuno...domani giocherò di nuovo sui prati e poi giù al fiume tra i canneti....No , tra i canneti da sola mai più.....
Non devo dormire.....devo buttare il mio male nella melma: ci penseranno i maiali.....Non riesco ad alzarmi...non posso dormire."
sentiva il suo corpo dolorante; un corpo adolescente, magro che negli ultimi tempi stringeva con delle fasce perché il ventre si stava ingrossando.
Anche il dolore sembrava distaccarsi dal suo corpo mentre il sonno le chiudeva gli occhi
Il suo male, così l'aveva chiamato nella sua mente, fin dall'inizio, stava lì a terra vicino alle sue .
ginocchia scarne.
Maria avvertì un movimento e poi un pianto che reclamava il seno, i giochi e la sua parte di dolore.
" Si grida piccolo, grida figlio mio qualcuno verrà ad aiutarci, perché io non ce la faccio, grida anche per me ! ".
Dalla piccola finestrella piovevano le ultime gocce di sole sulla melma, dove i maiali grufolavano nei propri escrementi.
I passeri s'erano zittiti ed avevano cercato riparo tra i rami della grande quercia dove le foglie secche resistevano ben aggrappate a protezione delle nuove gemme.
Fuori faceva freddo mentre nel porcile l'aria calda e l'umidità facevano trasudare il muro di pietra a cui Maria, seduta nell'angolo sulla paglia pulita, appoggiava la schiena e il suo sudore si mischiava a quello delle pietre.
La sua mente vagava, quasi arresa al sonno.
" è uscito da me il male che m'ha tormentato per mesi......Presto, prima che venga qualcuno...domani giocherò di nuovo sui prati e poi giù al fiume tra i canneti....No , tra i canneti da sola mai più.....
Non devo dormire.....devo buttare il mio male nella melma: ci penseranno i maiali.....Non riesco ad alzarmi...non posso dormire."
sentiva il suo corpo dolorante; un corpo adolescente, magro che negli ultimi tempi stringeva con delle fasce perché il ventre si stava ingrossando.
Anche il dolore sembrava distaccarsi dal suo corpo mentre il sonno le chiudeva gli occhi
Il suo male, così l'aveva chiamato nella sua mente, fin dall'inizio, stava lì a terra vicino alle sue .
ginocchia scarne.
Maria avvertì un movimento e poi un pianto che reclamava il seno, i giochi e la sua parte di dolore.
" Si grida piccolo, grida figlio mio qualcuno verrà ad aiutarci, perché io non ce la faccio, grida anche per me ! ".
Campo Catino
Campo Catino , sullo sfondo il monte Roccandagia
è una zona che ho visitato diverse volte e trovo sia uno dei posti più belli delle Alpi Apuane
domenica 22 dicembre 2013
le mie ricette: dolce di Natale ( ricetta ritrovata )
Così si presenta una volta tagliato, il dolce di cui ho ritrovato la vecchia ricetta. In casa dicevano che era un dolce che facevano i frati.
Io come frutta secca ho usato le mandorle, ma anni addietro, avendo in casa nocciole, mandorle e noci le ho mischiate e il risultato è ben riuscito. come spezie ho messo solo un pizzico di cannella, perché non amo i dolci molto speziati.
questa è la ricetta che ho ritrovato:
ingredienti: 250 g. frutta secca, 300 g. miele, 200 g. zucchero, buccia di 1 limone e di un arancio grattugiata ( solo la parte esterna ) farina g.270, canditi,150g., un cucchiaino raso di cannella, 3 chiodi di garofano, un cucchiaino di semi di coriandolo.
Si fa tostare leggermente la frutta secca e si polverizzano le spezie, poi
si mette al fuoco il miele e quando bolle si toglie e si aggiunge la frutta secca vi si aggiungono tutti gli altri ingredienti, si mischia e si mette in una teglia rivestita di carta da forno e s' inforna a calore medio per 20 minuti. quando è ancora caldo io copro il dolce con un panno di cotone così rimane più morbido. Prima di servirlo si ricopre di zucchero a velo.
Nella ricetta che ho ritrovato c'è scritto di versarlo in una teglia imburrata e con il fondo rivestito con le ostie, come si fa con il panforte, ma non sapendo dove acquistarle ho usato la carta da forno.
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venerdì 20 dicembre 2013
giovedì 19 dicembre 2013
le mie ricette: come fare i canditi
Sto preparando i canditi per i miei dolci, perché a comperarli costano un po' cari e poi i canditi dei supermercati non hanno alcun sapore. Non sono molti i tipi di frutta che riesco a candire, ciò ch'è più facile sono le scorzette d'agrumi, pere non troppo mature e kiwi.
bisogna prima di tutto avere agrumi che non abbiano avuto trattamenti chimici.
Per candirle si tagliano le bucce a fette e si tengono in acqua per circa 48 ore, ogni tanto si spremono bene si lavano in acqua corrente e si rimettono in acqua pulita.
si fa uno sciroppo con un bicchiere e mezzo di zucchero e mezzo bicchiere d'acqua, quando lo zucchero è sciolto si buttano le scorzette di limone. dopo 3 minuti che bollono si spegne il fuoco e si mettono in un colino, quando il tutto è freddo si ripete l'operazione, che può essere fatta anche il giorno dopo . si procede in questo modo per cinque o sei volte, quando lo sciroppo si fa molto denso basta scolarli e i canditi sono pronti.
martedì 17 dicembre 2013
lunedì 16 dicembre 2013
le mie ricette: come utilizzare il bollito avanzato
Spesso capita che facendo il brodo di carne avanzi del bollito ed io lo uso in questo modo:
faccio una besciamella piuttosto soda e vi aggiungo la carne tritata, un uovo, un poco di grana, e se nel frigo ci sono pezzetti di altro formaggio ve li aggiungo, noce moscata e pepe.
Poi in una teglia metto la pasta sfoglia e sopra verso l'impasto poi ripiego i bordi della sfoglia e metto il tutto nel forno ben caldo finché la pasta ha un bel colore dorato.
domenica 15 dicembre 2013
le mie ricette: girelle con marmellata
girelle con la marmellata
per fare queste girelle ho usato l'impasto dei biscottini di natale (un mio post 30 novembre 2013 )
dopo aver spianato l'impasto ne ho bagnato con l'acqua i bordi e ho spalmato la marmellata di more, naturalmente fatta in casa
dopo aver arrotolato l'impasto, aiutandomi con la carta da forno , su cui l'avevo spianato, ho tagliato le girelle e le ho infornate cuocendole per circa 25 minuti a calore medio.
sabato 14 dicembre 2013
venerdì 13 dicembre 2013
il vento Tramontana ( favola )
Il vento Tramontana
( vecchia favola)
Questo accadde molto, molto tempo fa, quando gli uomini parlavano con gli animali, con il fuoco, con gli alberi ed anche con il vento.
C'era in paese un pover'uomo, d'altronde poveri in paese lo erano tutti, a cui la Tramontana aveva devastato tutto il campo di granturco e i fagioli.
Con quel raccolto sperava di sfamare la famiglia, ma ora era tutto rovinato.
Così una mattina oltre al tascapane che conteneva l'ultimo pezzo di pane rinsecchito che c' era in casa, prese anche quel poco di coraggio che aveva e dopo aver lasciato il paese s' incamminò per i boschi.
Era diretto verso il monte Altissimo, lassù verso la vetta dove c'è l'ultima buca profonda dove abita il vento, vi arrivò che era quasi mezzogiorno. Davanti all'entrata c'era il marito della
Tramontana: " Che cercate buon uomo?" " cerco vostra moglie, volete dirgli se può venir fuori per piacere? ".
Bisogna avere tanto coraggio e gentilezza perché da tutti è risaputo che la Tramontana è un vento pericoloso.
" mia moglie è andata giù alla pianura a buttare in aria qualche tetto, ma lo conoscete il detto " Se la Tramontana non cessa a mezzo giorno dura per tre giorni " e se non arriva adesso avete voglia di aspettare!".
Ma ecco che arriva, soffiando, la Tramontana e chiede all'uomo: "Che vuoi ? Che cerchi?"
" Veramente io vorrei un po' d'aiuto perché il mio campo è devastato e quando arriverà l'inverno i miei bimbi moriranno di fame ".
E visto che la Tramontana quel giorno era soddisfatta per il gran casino che era riuscita a fare, fu benevola.
" Tieni ti do questo sacco di tela che ti servirà di tutto quello che hai bisogno ma non dirlo a nessuno e soprattutto chiedi sempre soltanto il necessario per te e la tua famiglia."
Così l'uomo fece ritorno a casa e la sera fece sedere a tavola la moglie e i sei figlioletti poi chiese al sacco un po' di pane e formaggio che subito apparve nel sacco e dopo cena raccomandò alla moglie di non raccontarlo a nessuno.
Ma la donna, vista la facilità con cui era apparso il cibo, quando il marito andò a letto chiese al sacco un pezzetto di dolce che subito comparve all'interno del ruvido sacco.
E poiché dire ad una donna di mantenere un segreto è come voler contenere l'acqua in un canestro, il giorno dopo, l'intero pase era a conoscenza del fatto.
Tanti erano invidiosi, ma il prete, gran furbacchione non dormi per tutta la notte pensando a come avere quel sacco di cui tutti parlavano e la mattina presto , mentre la famiglia faceva colazione con pane e latte usciti dal sacco, il prete entrò in casa.
Tanto parlò che confuse quelle persone modeste le quali gli cedettero il sacco in cambio di tante provviste per l'inverno che lui promise.
Ma il giorno dopo dal prete ricevettero solo farina con le tarme e un po' di vino che più che vino era aceto.
Così l'uomo con maggior timore della prima volta si recò di nuovo a casa della Tramontana che questa volta diede all'uomo un sacco intessuto di fili d'oro ed il vento gli disse di farlo sapere al prete; cosa che fu facile, bastò il dire alla moglie di tenere la bocca chiusa.
Il prete, nel frattempo, goloso com'era, aveva chiesto al sacco di tela ogni tipo di leccornie.
Appena il pretacchione, seppe del sacco tessuto con fili d'oro, pensò che se tanta buona roba usciva da quello di povera tela cosa potesse uscir fuori da uno così prezioso.
E così anche questa volta con la sua parlantina fece fessi i due che gli consegnarono il sacco.
Volle il caso che il giorno dopo fosse la festa del patrono, e il furbo prete, dopo aver fatto una prova per vedere quali ricchi cibi potevano uscire dal sacco d'oro, decise d'invitare per la festa tutti i preti dei paesi vicini.
Gli invitati, già fatti sedere, guardavano la tavola dove c'era soltanto la tovaglia quando comparve il prete tenendo in mano il sacco prezioso e gli comandò che riempisse la tavola di stoviglie raffinate e di gustosi cibi.
Ma ecco che dal sacco d'oro uscirono degli uomini grossi e minacciosi con grossi bastoni e cominciarono a dar bastonate a tutti, i preti cercavano di ripararsi sotto la tavola e le sedie ma grassocci com'erano i sederoni rimanevano fuori e proprio li furono dolorosamente bastonati.
La mattina dopo il prete, tutto dolorante e pieno di lividi, specialmente nel fondoschiena, lasciò
davanti alla porta di quella famiglia il sacco di tela.
E qualcuno si chiederà che fine abbia fatto il sacco intessuto con fili d'oro ; durante la baruffa se l'era ripreso la Tramontana, che era si un vento furioso ma anche saggio e pensava che quando gli uomini hanno il necessario può bastare.
giovedì 12 dicembre 2013
mercoledì 11 dicembre 2013
glassa
questa è la ricetta della glassa bianca con cui ricopro i biscotti e le torte.
Occorrente: 250 gr. di zucchero a velo, due cucchiai di succo di limone o essenza di limone ed una chiara d'uovo. Si mischiano bene gli ingredienti senza far montare le chiare ed è fatto.
la glassa deve risultare pastosa e non liquida, può darsi che bisogna aggiungere un poco di zucchero a velo, dipende dal peso della chiara dell'uovo. Se viene stesa su dolci ancora tiepidi si asciuga subito.
Volendo si può colorare la glassa con colori alimentari.
Occorrente: 250 gr. di zucchero a velo, due cucchiai di succo di limone o essenza di limone ed una chiara d'uovo. Si mischiano bene gli ingredienti senza far montare le chiare ed è fatto.
la glassa deve risultare pastosa e non liquida, può darsi che bisogna aggiungere un poco di zucchero a velo, dipende dal peso della chiara dell'uovo. Se viene stesa su dolci ancora tiepidi si asciuga subito.
Volendo si può colorare la glassa con colori alimentari.
martedì 10 dicembre 2013
i miei racconti:sotto la vecchia quercia
M'ha sorpreso nei campi la pioggia ed ho cercato riparo sotto la vecchia quercia sul colle.
è una pioggia fitta ma non violenta, una pioggia buona che penetra dolcemente la terra con promessa di buoni raccolti.
Da qui guardo i tetti del paese e mi chiedo quali storie vi siano chiuse e quante vite, nel tempo vi siano passate. Vite senza storia, di cui non c'è più ricordo.
Ha dato questo giorno di pioggia, riposo all'uomo e alla terra. Si sono zittiti nelle strade i giochi de' bimbi e l'abbaiar dei cani, unica voce la quercia; rifugio di mille passeri irrequieti. S'alza dai camini qualche pigro filo di fumo mentre dalla marina salgono nebbie e lentamente tutto nascondono.
lunedì 9 dicembre 2013
troppi raccontafole in italia
Troppi raccontafole in quest'Italia ed ho paura che ci caschiamo un altra volta, spesso chi parla, grida troppo e ci dice che è per il nostro paese, per tutti noi, non mi convince. Mi sembra d'essere al mercato settimanale di qualche anno fa dove chi aveva la merce più scadente gridava più forte degli altri ed invitava ridendo e scherzando i passanti ad acquistarla.
Vorrei un paese con tanti liberi pensatori che come giullari non cercassero il potere ne si legassero a idee che non fossero le proprie. Ma come può una persona intelligente giustificare, approvare ogni cosa perché lo dice un partito a cui sono legati? Qui non vedo tante persone che pensano con la loro testa.
Io sono una persona ignorante, molto ignorante ma forse sbagliando di sicuro, vedo cose giuste e ingiuste, sia a destra che a sinistra.
E poi come diceva mio padre : sbaglia anche il prete all'altare.
mentre questi politici sembrano tutti avere in mano la soluzione ed intanto l'Italia affonda e nemmeno tanto lentamente.
Vorrei un paese con tanti liberi pensatori che come giullari non cercassero il potere ne si legassero a idee che non fossero le proprie. Ma come può una persona intelligente giustificare, approvare ogni cosa perché lo dice un partito a cui sono legati? Qui non vedo tante persone che pensano con la loro testa.
Io sono una persona ignorante, molto ignorante ma forse sbagliando di sicuro, vedo cose giuste e ingiuste, sia a destra che a sinistra.
E poi come diceva mio padre : sbaglia anche il prete all'altare.
mentre questi politici sembrano tutti avere in mano la soluzione ed intanto l'Italia affonda e nemmeno tanto lentamente.
le mie ricette: dolce per Natale
Quest'anno per Natale niente dolci industriali
occorrente :
3 uova,
150 g. di burro,
200 gr. di zucchero,
450 gr. farina,
700 gr. tra frutta secca e canditi,
una bustina di lievito per dolci.
Si lavorano un po' le uova con lo zucchero, si aggiunge il burro sciolto a bagnomaria, la farina, il lievito per dolci e dopo una bella mischiata si aggiunge frutta secca e canditi.
Se la frutta secca che scegliamo è un po' grossa, tipo noci o mandorle e meglio spezzettarle.
dopo aver versato in una teglia imburrata cuocere in forno a temperatura bassa per circa un ora e mezzo.
questo dolce una volta che è tiepido lo ricopro con la glassa ed un po' di frutta secca.
Si può ricoprire con pasta di zucchero o glassa al cioccolato. Un altro modo per gustarlo è quello di prepararlo qualche giorno prima ed un poco per giorno bagnarlo con qualche liquore di vostro gusto, io uso il mio liquore all'arancia
si può ricoprire con una glassa fatta con circa 250 zucchero a velo, succo di mezzo limone ed un albume. Si sbatte tutto assieme, senza montare esi ricopre il dolce poi si guarnisce con frutta secca
domenica 8 dicembre 2013
le mie ricette: cucina povera
io amo la cucina povera
Le buone cose della vita
In questi giorni freddi cosa c'è di meglio che una buona e calda zuppa di verdura?
Molto semplice da farsi e che può essere preparata anche il giorno prima, basta riscaldarla.
ho preso cavolo verza un poco di cavolo nero ,bieta, carote, fagioli secchi che la sera prima avevo ammollato, cipolla, sedano, carote, un poco di zucca, finocchio selvatico e patate. ho tagliato tutte le verdure e le patate a piccoli pezzi ed ho messo in acqua bollente lasciando cuocere a lungo.
Assieme alle verdure metto sempre una crosta del formaggio grana o pecorino che mi da gusto alla zuppa.
Poi ora che c'è l'olio nuovo prima di mangiarla ne aggiungo un cucchiaio.
Il bello di queste zuppe è mettere più varietà di verdure e legumi che naturalmente cambiano secondo la stagione.
sotto alla mia finestra
questa è la l'albero di kaki che sta sotto alla mia finestra, ora che iniziano a maturare, i piccoli uccelli vanno numerosi a cibarsene
venerdì 6 dicembre 2013
le mie ricette: Cantucci toscani ( foto )
cantucci spennellati con l'uovo e pronti per la cottura
biscotti dopo la cottura da tagliare per essere leggermente tostati nel forno
e questo è il risultato
appena saranno freddi andrò a chiuderli in una capiente scatola di latta. La casa è invasa dal profumo dei biscotti.
La ricetta dei cantucci è scritta nel mio blog http://raccontareunpaese.blogspot.it/2013/11/ricetta-dei-cantucci.html
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