sabato 1 giugno 2013

le mie ricette: Lupini salati fai da te




Mi diceva mio padre che da piccolo aveva una zia la quale si manteneva tessendo al telaio, tesseva soprattutto canapa che veniva, dalle nostre parti, coltivata in tutti i paesi e lana anch'essa di produzione locale.
Quando in zona c'era qualche fiera la zia Palma  andava a vendervi i lupini, li cuoceva qualche giorno prima, e poi li metteva in un sacco di grossa tela e li portava in una pozza d'acqua corrente nel rio  al fine di fargli perdere il gusto amaro, dopo un paio di giorni li prendeva, li salava ed erano pronti.

Anche io ho voluto provare a preparare i lupini in casa e  l'ho salati un paio d'ore fa.

Ho preso un po' di lupini secchi ( tanto in casa ho dei semi dell'anno passato che mi piace sempre seminarne qualcuno nell'orto, è una bella pianta e poi si dice che tengono lontane le talpe ) l'ho messi in ammollo per due giorni cambiando spesso l'acqua, poi l'ho cotti come si fa con i fagioli secchi.

Una volta cotti l'ho messi in abbondante acqua fredda e sempre cambiandola più volte al giorno, ve l'ho tenuti per tre giorni, dopo di che scolati e non asciugati l'ho conditi con il  sale.

La zia Palma, come diceva mio padre era una donna di pochi mezzi ma ingegnosa. E di lei prossimamente scriverò come faceva il finto zafferano, il falso miele e il brodo alla povera.

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