sabato 2 luglio 2016

Ho sognato un sogno



Questa notte sono andata a letto a mezzanotte, sapevo che non avrei dormito....

Mi sono trovata in una grande stanza, al piano di sopra c'era festa, era l'anniversario di un matrimonio.

O meglio di più matrimoni, quello della nonna, della figlia e della nipote che festeggiava il primo anniversario.

Tutte e tre s'erano sposate lo stesso giorno dell'anno.

Per salire al piano di sopra c'era una scala di due rampe ma la prima e la seconda erano collegate da una sola stretta asse, non sono salita. la ssù c'erano tutte le persone che amo e che conosco.

Piano piano s'è riempito anche il piano terra, vicino alla porta c'era un palco dove due persone parlavano e tutti, stando seduti guardavano, non capivo cosa dicevano e cantavano.

Alle mie spalle c'era una spessa lastra di vetro dietro cui stava una parete di roccia su cui scorreva acqua formando delle piccole pozze.

Quell'acqua mi stava silenziosamente chiamando.

Sono uscita sapendo che li lasciavo la mia realtà e leggera quasi svolazzando ho percorso le strade del paese cercavo, o meglio volevo che un sogno m'inseguisse.

Il sogno è arrivato, a tratti aveva il volto di un uomo sorridente poi è uscita una bambina bellissima e svolazzava assieme a me dandomi  la sua leggerezza.....quello era il mio sogno.

La piccola ha iniziato a cantare con una bella voce ed io cantavo con lei.

Quando siamo arrivate nella piazza del paese stava arrivando pure chi aveva partecipato alla festa. erano in tanti...

Erano la mia realtà, ed io mi stavo all'ontanando verso un angolo buio per non andare con loro...volevo un sogno mio.

Quando mi stavo allontanato da sola la bimba fuggiva dal lato opposto, non volevo perderla.

Lei mentre la inseguivo tra la gente mi gridava:

" Vattene, vattene via non ti voglio....ho avuto tanti sogni e poi mi hanno lasciato sola, i sogni se ne vanno sempre!"

L'ho raggiunta e mentre la trattenevo per i polsi mi sono piegata alla sua altezza e gli dicevo:

" Non respingere un sogno, tu andrai via ma io ti terrò nel cuore e se vorrai anch'io sarò nel tuo. Tu andrai lontano, ed io rimarrò per sempre qui. Diverrai una donna ed io una vecchia ma quando sarai lontana portai scrivermi di te e dei luoghi che vedrai così sarai un po' i miei occhI"

"ti scriverò, ti scriverò ogni tre giorni"

E di nuovo si allontanava tra la gente per tornare subito con una penna e carta, voleva l'indirizzo.

Le stavo camminando dietro per andare sotto la luce di un lampione a scambiarci l'indirizzo.

C'erano in piazza altre tre bimbe con età diverse.

non volevo perdere il mio sogno, lo tenevo per mano assieme ad una delle piccole, ma con la coda dell'occhio ho vsto la più piccolina che stava pericolosamente scavalcando la ringhiera ed ho gridato alla bimba più grande di afferrarla e tenerla stretta.

Ma ho visto  che l'afferrava bruscamente per i piedi e correva forte, così forte che la piccina aveva le gambe scopete e la gonna si apriva intorno alla vita come un palloncino....

Scappava perché si avvicinava un forte rumore e qualcuno gridava che erano carri armati.

Ho trascinato le due bimbe che tenevo con me nel fondo di un sottoscala esterno che era li vicino.



Non saprò mai se ho salvato il mio sogno perché colpi forti dentro al petto m'hanno svegliato avevo il batticuore ed è durato a lungo, dopo poco sento che l'orologio di cucina suone le due e poi le tre , le quattro e le cinque solo allora, quando faceva giorno ho dormito due ore


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