martedì 15 novembre 2016

le mie ricette: tullore


Questa non è una ricetta .....
è una cosa che ti accarezza prima il naso, poi il palato ed i ricordi

é come una poesia, una favola che viene dal passato....dove bimbi seduti davanti al camino ascoltan fole mentre in un angolo sopra poche braci, bollendo pianissimo, cuocino ....

Le Tullore


Per fare le tullore occorrono castagne belle e sane fatte seccare nel metato per quaranta giorni e quaranta notti.

Si tengono in acqua fredda per circa 20 ore e raddoppieranno il loro volume.

Poi io uso metterle a fuoco in acqua fredda con una foglia d'alloro, semi di finocchio selvatico e qualche scorzetta d'arancia.

L'acqua deve ricoprirle e se si asciugano troppo aggiungetene un poco ma bollente, mai fredda.

Appena l'acqua bolle bisogna tenerle a fiamma molto bassa, l'acqua durante la cottura quasi non deve muoversi altrimenti si sbriciolano tutte.

Per farle buone bisogna tenerle sul fuoco circa 3 ore, dipende se sono più o meno piccole, si controllano assaggiandone una.

Se le desiderate più dolci a fine cottura potete aggiungere un poco di zucchero.

Alcuni vi aggiungono un bicchiere di latte caldo verso la fine della cottura.

Vanno mangiate assieme all'acqua di cottura.

Non mettete panna o vaniglia sintetica, se vi piace una volta nella tazza mettete un cucchiaio di rum...però meno aggiungete meglio è.

2 commenti:

  1. Quado mia nonna Emma le cucinava non era solo festa ma anche poesia e favole. Sono passati più di settanta anni per riscoprire le tullore grazie ad internet per pochi attimi sono tornato bambino, chi sa quanti bambini di oggi conoscono le tullore ? Di chi é la colpa. Claudio Venturi

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  2. Il problema ,secondo me , Sta nel fatto che in troppi sono andati nelle città, la montagna s'è spopolata e il territorio montano in gran parte abbandonato....ma oggi con questa pandemia rimango del parere che nei piccoli paesi si sta meglio....esser poveri in un paese non è come esserlo nelle grandi città

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