lunedì 8 aprile 2013

i miei racconti: Era solo un pettirosso




Era solo un pettirosso



C'era un vecchio, dal corpo chino e dal volto scavato dai solchi del tempo e del sole che vangava il suo campo.
Sembrava quella vanga ogni anno farsi più pesante e quella terra argillosa divenire più dura.

Aveva, in quei freddi giorni di febbraio, un piccolo compagno; era un pettirosso che saltellava vicino a lui sul filare di viti ancora da potare.
 Era un ciuffetto di piume così piccolo che per quanto saltellasse su quei tralci aggrovigliati sotto il suo peso non si piegavano.
Il vecchio ogni tanto cantarellava il ritornello d'una vecchia canzone ; era l'unico motivo che da sempre gli sentivo cantare.
 Ogni tanto rivolgeva due parole a quell'uccelletto dall'aria impaziente. Quando l'uomo era stanco si sedeva sul margine del campo, dove il terreno era rialzato e si avvolgeva un po' di tabacco in una cartina, così mentre lui fumava, il pettirosso scendeva dal filare e si aggirava tra le zolle appena smosse in cerca di lombrichi.

Quando il vecchio riprendeva a vangare il pettirosso volava sui tralci e lo seguiva da vicino senza paura.
Poi un mattino, quando camminava sul sentiero tra i castagni, sentì uno sparo che proveniva dal suo campo.
Quando arrivò vide nel terreno, che i giorni prima aveva arato, un cacciatore che raccoglieva da terra un uccelletto.
Senza affrettare il passo quel vecchio s'avvicinò e guardandolo, con voce calma e triste gli disse:
"Hai fatto un bel lavoro, ora dimmi, cosa ci fai?"

Il cacciatore, che sovrastava quell'ometto di due palmi reggeva nella mano aperta il pettirosso, quel batuffolo tiepido e senza peso col capo che ciondolava dalla mano s'era fatto pesante come un'accusa.

 Avrebbe preferito, quel cacciatore che il vecchio si fosse messo ad urlargli contro per averlo trovato nel suo campo, allora se ne sarebbe andato imprecando, avrebbe voluto buttar via quell'uccelletto eppure la sua mancanza di risposte e la tristezza di quel vecchio sembravano trattenerlo lì!

Quell'ometto tese la mano e gli disse:
" dallo a me".
Solo allora, senza dire una parola, il cacciatore se ne andò.

Mio padre, che nei suoi ottant'anni aveva visto ben altre tragedie, con la punta della vanga sollevò una zolletta di terra ai piedi del ciliegio selvatico, prese l'uccelletto che aveva posato in terra, gli passò diverse volte un dito sul petto e lo seppellì.

 Mettendosi di nuovo a fumare disse:" Era solo un pettirosso!".

Eppure le mattine dopo, mentre terminava di vangare il suo campo non sentii più mio padre cantare. 

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