mercoledì 1 maggio 2013

camminando nella selva

Oggi sono andata da sola a fare una passeggiata nella selva di castagni, non ho incontrato anima viva, c'erano solo tanti uccelli. Ho incrociato diversi rii che per via delle abbondanti piogge dei mesi passati erano pieni d'acqua scrosciante. Di solito evito di bere l'acqua corrente dei rii perché penso che più a monte un  animale selvatico potrebbe  bagnarsi in una pozza e magari  urinarci, ma era così bello vedere tutta quell'acqua limpida che non ho resistito; era buonissima.
Mentre tornavo indietro ho guardato verso l'alto perché sentivo gridare una cornacchia allora ho visto che si stava avvicinando ad una poiana, sono arrivate subito altre due cornacchie e la poiana sembrava fare una specie di danza: si girava con le zampe verso l'alto cercando di colpirle con gli artigli per poi girarsi e di nuovo rivoltarsi cercando di colpirle. Le tre cornacchie evitando d'essere colpite facevano un gran schiamazzo e in poco tempo s'era formato un gruppo di dodici a quel punto la poiana è tornata indietro da dove proveniva. Nelle nostre zone fino a qualche anno fa non s'erano mai viste cornacchie. Ho visto tanti castagni  morti, alcuni ancora in piedi e tanti caduti a terra, mi mettono una gran tristezza, se continua così i boschi di castagno andranno a sparire e pensare che per secoli le castagne e  soprattutto la farina che da loro si ricavava erano il cibo principale per la gente di montagna. Da qualche anno quando i castagni cercano di schiudere le gemme e queste cominciano a farsi verdi vengono punte da un insetto il quale vi depone le uova così formano delle galle rossastre e i castagni cercano di fare altre gemme indebolendosi sempre più. Ogni anno è sempre peggio, ho visto che vengono attaccate tutte le gemme anche quelle delle piantine lunghe quanto un dito.
Dicono che si tratta di una vespa importata con piante di castagno più produttive. E ti pareva!

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