giovedì 6 giugno 2013

i miei racconti: lei voleva consolarla

Una mattina presto mi svegliarono le grida d'una donna " aiuto aiuto" gridava a tutta voce e chi si trovava in paese accorreva verso quella casa. Quando io vi arrivai c'era già  pieno di gente,  e siccome  ero una bimba non mi fecero entrare, m'affacciai appena sul soglio della cucina e prima che chiudessero la porta, notai che sul tavolo c'erano due bicchieri di vetro pieni d'acqua che avevano all' interno due dentiere. Nella piazzetta davanti casa c'era l'Armida seduta su di una sedia circondata da da altre donne e piangendo diceva "che peccato ho fatto, per una donna è un peccato grave, questa notte mi sono rifiutata al mi' marito e ora è morto, stava così bene, s'è alzato e non ha fatto in tempo a vestirsi del tutto ch'è morto senza dirmi una parola."
T'arriva nella piazzetta la padrona dell'unico baretto del paese e subito fa alla vedova, per consolarla "però se doveva morire ha fatto proprio una bella morte, così senza tribola' tanto, e pensare che ieri sera stava così bene!.. M'e arrivato in bottega che ero sola, non mi riusciva salvarmi, s'è infilato  dietro il banco e voleva per forza mettermi le mani sotto le gonnelle". Le donne presenti la guardano male e lei fa " che ho detto di male è la verità stava proprio bene."


( qualunque riferimento a luoghi o persone è puramente casuale)

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