venerdì 16 agosto 2013

dal diario dell'Argia 10 ottobre

10  ottobre

Questi piccoli animali che ci vivono vicino, si scaldano al nostro focolare, ci salgono sulle ginocchia e passeggiano sui muretti del paese in realtà sono degli sconosciuti, noi possiamo conoscere soltanto le loro abitudini.
Ieri mattina passando vicino al cimitero vedo sopra il muretto che lo recinta un bel gatto rosso erano diversi giorni che al mattino lo vedevo li sdraiato.  Pensavo che fosse un gatto del prete che abita nella canonica vicino al cimitero e invece m' hanno detto che è il gatto di Angiolo il quale è sepolto da una settimana proprio vicino al muretto dove in questi giorni ho visto il suo gatto.
La stessa cosa accadde quando morì mio nonno ed anche lui viveva da solo con il suo gatto lo portavano a casa e lui di nuovo tornava al cimitero finché un giorno non s'è più trovato. Come possono sapere, cos'è che li guida?
Quand'ero piccola e il prete per la benedizione pasquale girava le stanze una ad una e nelle case non c'era bicchiere, piatto o angolo della casa che non fosse lavato , chiese il parroco a mia madre uno dei due gattini che aveva visto nella cucina.
Erano due fratelli, uno rosso e uno grigio, mia madre mi convinse a darlo via dicendomi che il prete l'avrebbe tenuto bene e poi di gatti ne avevo diversi.
Dopo due giorni la sorella del parroco venne a chiederci se per caso il gattino fosse ritornato a casa nostra perché l'avevano cercato a lungo senza trovarlo. Il gattino rosso dato al prete era scomparso e non fu più trovato mentre dal giorno dopo la separazione quello rimasto a noi smise di mangiare e non ci fu verso, si lasciò morire di fame.

Nessun commento:

Posta un commento