lunedì 30 settembre 2013

Ingenuità politica

Dopo l'ultima guerra quando si stava per tornare alle urne Arturo seguiva tutti i politici che venivano sulla piazza del paese e in quelle dei paesi vicini a tenere i loro discorsi di propaganda.
Ma Arturo che prima aveva le sue idee politiche ben chiare dopo aver ascoltato tanti discorsi era un po' confuso. E siccome prima di dare il suo voto voleva aver chiarimenti, un lunedì mattina scese a valle percorrendo la mulattiera che attraversa i boschi, stava andando dall'avvocato ( vedi post i signori si divertono 4 sett. ) .Entato nello studio con un po' d'imbarazzo gli fece il discorso che s'era preparato durante il cammino " Vorrei sapere una cosa da voi che avete studiato e girato il mondo; ma se vincono le elezioni i comunisti è vero che ci prendono tutti gli averi e poi li dividono in parti uguali tra tutte le persone? "
"Ho ! per bacco! " gli rispose l'avvocato " se le cose stanno così li voto anch'io perché facendo bene i conti a me dovrebbero dare duemila lire "
Il cavatore lungo la strada del ritorno era soddisfatto anche perché il consiglio era stato gratis ; l'avvocato con queste cose si divertiva.
Arturo attraversando i boschi e avvicinandosi a casa , con i pantaloni dove anche le toppe erano rattoppate pensava che avrebbe convinto anche il fratello a votare i comunisti, perché se all'avvocato che era ricco avrebbero dato duemila lire chissà che bella cifra sarebbe andata a loro due.

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